martedì 1 luglio 2008

Ancora disillusioni.

Sembrava che il mondo assicurativo, a me gradito, in qualche modo mi respingesse.
Avvenne che un dirigente della Compagnia SIAD SpA proponesse a un noto personaggio perugino, proprietario di alcune testate giornalistiche, un mandato di agente. Si sentì rispondere che la cosa poteva essere presa in considerazione solo se si fosse trattato di una agenzia Regionale. Senza esitazione, il dirigente fece revocare tutti gli agenti dell'Umbria, ne riunì i portafogli che assegnò al nuovo agente. Convinse tutti i vecchi agenti, me compreso, a fare da subagenti, gestendo ognuno la propria clientela, facendo promesse mai mantenute. Deglutii il rospo, anche perchè mi venne liquidata una buona somma ( che utilizzai per contribuire alle spese per il matrimonio di mio figlio e per dare un sostanzioso acconto per l'acquisto della casa che tuttora abito) Dopo pochi mesi di collaborazione, ebbi uno scontro con l'agente e mi dimisi.
Conoscevo un mio coetaneo che faceva l'ispettore organizzativo per la Nationale SpA. Mi propose un mandato di agenzia per San Giustino che accettai con entusiasmo. Stornai il portafoglio accumulato con la SIAD, superando agevolmente tutti gli ostacoli che l'agente mi metteva davanti. La nuova agenzia crebbe molto velocemente, anche perchè ebbi la fortuna di servirmi di validi collaboratori. Gestii in modo fiduciario l'agenzia di Arezzo e quella di Bastia Umbra, i cui agenti avevano cambiato bandiera. La compagnia, alcuni anni dopo, cambiò la ragione sociale in MMI SpA e nel marzo del 2003 chiuse il contratto di agenzia a seguito del raggiungimento da parte mia dell'età pensionabile.

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