venerdì 27 giugno 2008

San Giustino Umbro


Alcuni cenni su San Giustino.


Ubicato al centro della Valtiberina, al confine con la Toscana, si trova tra Città di Castello e Sansepolcro. Nel suo territorio sono stati ritrovati reperti archeologici di grande importanza ed anche le vestigia di un' antica villa dell'epoca romana, appartenuta, sembra, a Plinio il Giovane.


Originariamente abitato dagli Umbri che lo chiamarono Vertule, assunse successivamente il nome di Melisciano, fino ad assumere la sua denominazione definitiva da Giustino, giovane soldato romano martirizzato nel 303 sotto l'imperatore Diocleziano per aver diffuso la religione cristiana.


Al centro di San Giustino sorge imponente il Castello Bufalini, circondato da fortificazioni e da un grande fossato. Ricchissima dimora dei signori Bufalini, vassalli papali, il castello fu più volte perduto e riconquistato, ma conserva ancora oggi al suo interno i suoi ricchissimi addobbi e i suoi principeschi arredi. E' ora di proprietà dei Beni Culturali di Perugia ed è parzialmente e periodicamente aperto al pubblico. Nel suo giardino, all'interno delle fortificazioni, esiste tra l'altro un complicato labirinto costituito da siepi di Bossolo.


San Giustino fu il primo comune in Italia ad avviare la coltivazione del tabacco. Nel suo territorio è compresa l'antica Repubblica di Cospaia, una striscia di terreno rincompresa tra due fiumiciattoli che, per errore, costituirono il confine tra lo Stato Pontificio e il Granducato di Toscana. I rilevatori del tempo si fermarono sulle sponde dei due fiumi credendo che appartenessero allo stesso corso d'acqua, e lì posero il confine tra i due Stati. Cospaia si autonominò indipendente e tale rimase per diversi secoli. Fu rifugio per fuoriusciti e contrabbandieri.


San Giustino fu attraversato da Garibaldi e dalle sue truppe durante le guerre contro gli austriaci; una targa marmorea apposta sulla facciata del palazzo municipale ricorda ancora l'evento.


(per ulteriori e più approfondite informazioni si prega di consultare il sito http://www.sangiustinoumbro.it/)

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