domenica 29 giugno 2008

La fine del sogno.

Le ultime, vane, speranze.

Nel settembre del 1962, durante la mia permanenza all'infermeria legionale, presentai domanda di riconoscimento della mia infermità come dipendente da causa di servizio, allegando tutte le possibili informazioni, a partire dalle lombaggini che mi erano state riscontrate nell'ultimo periodo della frequenza al corso per Allievi Sottufficiali a Firenze. Dopo aver espletato le relative indagini, nel dicembre dello stesso anno fui convocato dalla C.M.O. di Milano. Dopo una settimana di accertamenti ed esami, il Capo della commissione mi convocò nel suo studio, mi invitò a sottoscrivere il relativo verbale che mi riconosceva l'infermità come dipendente da causa di servizio e mi comunicò che venivo inviato in licenza di convalescenza per un anno, al termine del quale mi sarebbe stato assegnato un ulteriore anno e poi ancora sei mesi. Alla fine sarei stato riformato e posto in congedo ( gli otto mesi di convalescenza già trascorsi non rientravano più nel conteggio essendo cambiato il mio stato da rafferma triennale a servizio permanente effettivo). Mi esortò a trovarmi una sistemazione nella vita civile. Era il crollo di tutti i miei sogni, la fine della mia carriera militare.

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