domenica 29 giugno 2008

La nuova convalescenza.

Il primo anno di convalescenza lo trascorsi facendo la spola tra l'Umbria e la Sicilia. Durante il secondo anno rientrai a Milano e chiesi ospitalità nella mia vecchia caserma di Porta Genova. Il nuovo Tenente comandante della Tenenza Ticinese ( Ferretti era stato trasferito in Alto Adige ), fu molto cortese, mi concesse di occupare la mia vecchia camera finchè fosse rimasta libera, a condizione che dessi una mano in ufficio. Accettai con entusiasmo. I miei interrogatori a verbale non portavano più nè il mio nome nè la mia sigla, ma quelli di un mio collega che me ne fu molto riconocente. Il Tenente Silvestri era l'opposto del suo predecessore, si informava spesso sulla mia salute e sul mio inserimento nella vita civile. In quel periodo feci il rappresentante di macchine per scrivere, ma andò male; il rappresentante di vini e liquori: peggio che mai. Fortunatamente mia Madre mi mandava il mio stipendio intero che mi perveniva in Sicilia. Acquistai la mia prima auto, una Douphine tre marce che viaggiava come un treno. Alla fine trovai la mia strada nelle Assicurazioni. Entrai a far parte di una agenzia di città dell'Istituto Nazionale delle Assicurazioni (INA), retta da un certo Milani. Mi trovai subito a mio agio, vendevo polizze di assicurazioni sulla vita a basso costo ( le cosidette popolari) e guadagnavo molto bene, tanto da arrivare ben presto ad occupare il posto di vicereggente di agenzia.

Nessun commento: