giovedì 26 giugno 2008

I fumogeni


Venti km. di marcia a passo cadenzato, per il lancio di alcuni candelotti per segnalazione. Nella foto, oltre a me, appare l'amico Giovanni Abbatiello e, in piedi, il Tenente Alfonso Diana ( da noi soprannominato Primo Maggio per la sua calma che si trasformava spesso in indolenza ).Durante la sosta, architettai uno scherzetto ai danni di colleghi che non mi conoscevano. Avevo in tasca due stellette provviste di spilla. Poichè gli Ufficiali vestivano la tuta mimetica simile a quella indossata da noi allievi, con l'insegna del grado sulle spalline, rigirai le mie spalline che recavano la sigla ACAS e sulle parti libere infilzai le due stellette, autopromuovendomi Sottotenente. Così travestito, cominciai ad aggirarmi tra i miei colleghi, rimproverando ad alcuni la postura scomposta, ad altri il modo di tenere il moschetto, e così via. Molti abboccarono, scattando sugli attenti e assumendo atteggiamenti più corretti, ma altri mi scoprirono, constatando che il berretto che indossavo non era da ufficiale, ma da allievo. Uno mi chiese se non era un pò presto per essere stato promosso sottotenente e intanto prendeva in giro i colleghi che erano caduti nel tranello. Se non mi fossi allontanato velocemente avrei certamente incassato qualche calcione! Naturalmente tutto finì in una risata generale ed io rientrai istantaneamente nel mio ruolo di ACAS ( Allievo Crabiniere Allievo Sottufficiale). Lo scherzo però servì a qualcosa: molti, dopo aver fatto 20 km. di marcia a ranghi serrati e pensando agli altri 20 che c'erano da fare, si sentivano sfiniti. La vista di un ragazzino che aveva voglia di scherzare dopo tanta fatica fece sì che si sentissero pungolati nell'orgoglio, acquistando così nuova energia.

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