lunedì 30 giugno 2008

Il vicedirettore della Compagnia.

Un bel mattino mi vidi invadere l'ufficio dal vicedirettore della Compagnia, accompagnato da un ispettore amministrativo, dal mio ispettore commerciale e da un altro personaggio che seppi poi essere un legale della Compagnia. Li feci accomodare e il vicedirettore subito mi contestò la validità di una denuncia di sinistro, da me controfirmata per ricevuta e accettazione, dicendomi che avevo avallato il falso e che pertanto ero complice di un tentativo di truffa che, se non fosse stato scoperto avrebbe procurato grave danno alla Compagnia. Il personaggio a me sconosciuto tirò fuori dalla sua cartella e mi diede, con fare trionfante, l'incarto relativo al sinistro. Si trattava di una denuncia di sinistro presentatami da una cliente ( tra l'altro una donnina per giunta claudicante) che aveva dichiarato che, in una manovra di parcheggio, aveva urtato con la parte anteriore della sua vettura, un'altra auto, assicurata con la Veneta Assicurazioni, in sosta, provocando danni di una certa rilevanza. Guardando meglio l'incarto esaminai anche la relazione del perito che aveva preso visione dei danni presentati dalle due auto: quella di controparte presentava un danno alla parte anteriore valutato in 50.000 lire, quella della mia assicurata evidenziava un danno alla parte posteriore ( non anteriore) il cui valore era inferiore. Sorridendo dissi: " beh, si sarà confusa, poveretta. E' una donnetta poco istruita, non avrà capito quale fosse la differenza tra anteriore e posteriore". " Confusa ?, quì si tratta di tentata truffa e lei, il suo collega della Veneta ( che per ottenere il risarcimento a favore del suo assicurato aveva affidato la pratica ad un legale), il suo avvocato e gli assicurati sarete tutti denunciati alla magistratura per tentata truffa !" mi disse urlando come un'ossesso. La vista mi si annebbiò, infuriato come un toro balzai in piedi, urlandogli sul viso " E voi siete convinti nella vostra insignificante pochezza mentale, che tre stimati professionisti e due poveri assicurati si siano messi in combutta tra loro per spartirsi l'immensa torta di ben 50.000 lire !, ma ha visto i miei rendiconti, lo sa quanto guadagno io, e quanto guadagnano il mio collega e il suo legale? Fuori da quì, subito, prima che vi faccio ruzzolare dalle scale!. " come si permette, sono il vicedirettore della compagnia e quest'ufficio è il nostro" replicò il tizio. " si, è vostro ma pago tanto di affitto e ne sono il legittimo possessore. Se non sparite dalla mia vista, chiamo i Carabinieri" risposi, alzando la cornetta del telefono. L'avvocato della Compagnia tentò di recuperare l'incarto del sinistro ma fui più svelto di lui, strappandoglielo dalle mani: "questo lo tengo io, dissi, mi serve come prova. Voi ne avete certamente un duplicato, ed ora FUORI !" Se ne andarono, ma la cosa non finì lì, sebbene il sinistro fosse stato pagato e il legale di controparte regolarmente compensato.

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