lunedì 30 giugno 2008

Il matrimonio.


Vi parteciparono, com'era logico che fosse, mia Madre e mio fratello, oltre al mio socio che mi fece da testimone. C'era poi la famiglia della mia ragazza, altri suoi parenti, qualche sua amica e il suo testimone con la famiglia: poche persone, le più care. Dopo la cerimonia nuziale il corteo, con gli sposi in testa, si avviò a piedi verso la vicina casa della sposa. Durante il tragitto mi voltai a guardare una ragazza: sentii immediatamente uno strattone al braccio e intesi la sposina sussurrarmi " guarda che ora sei solo mio, non devi più guardare altre ragazze". Per tutta risposta le diedi un bacio tra gli applausi degli astanti. Subito dopo il pranzo nuziale nel ristorante Orfeo di Sansepolcro, la mia sposina ed io partimmo a bordo della mia nuova auto, stracolma dei regali appena ricevuti, una fiammante Ford Cortina bianca che avevo recentemente acquistato in sostituzione della vecchia, cara Douphine, con direzione Milano, verso casa nostra. Non ci fermammo in un albergo per la notte di nozze, decidemmo che "tutto" iniziasse a casa nostra. Il mattino successivo partimmo per il viaggio di nozze che trascorremmo in Svizzera, a Melide, sul lago di Lugano. Prendemmo alloggio in un motel provvisto di tutti i conforts occupando un piccolo appartamento munito anche di spiaggetta privata. Il motel era molto lussuoso e confortevole, c'era la piscina, la sala da ballo, il ristorante, il negozio di alimentari, la parrucchiera, ecc. Ci trovammo veramente bene. La sera andavamo in giro con la nostra auto. A Lugano visitammo il Kursell dove c'era la sala della "boulle", una sorta di roulette; vedemmo un nugolo di persone affaccendate a perdere danaro.
Ammirammo i giochi di luci sul lago, ne percorremmo una parte in vaporetto. Una sera, sempre in vaporetto, andammo a Campione d'Italia, eravamo curiosi di visitare le sale da gioco, ma non vi fummo ammessi perchè io non portavo giacca e cravatta. Allora ci accomodammo ad un tavolo del sottostante nigth, dove ballammo, assistemmo allo spettacolo (peraltro affatto scandaloso) e consumammo diverse bibite.
Alla fine riprendemmo il nostro vaporetto e tornammo a Lugano dove avevo lasciato l'auto.
Restammo in Svizzera per dieci giorni e ci comportammo come tutti gli sposini in viaggio di nozze con quell'allegria e quella spensieratezza tipica della nostra gioventù.

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